Per la terza edizione de La Mille e 118 Miglia del Soccorso è tempo di count down. La partenza è infatti alle porte: 25 settembre, alle 14, da piazza Maggiore, il cuore di Bologna. E poi via lungo tutto lo stivale, con la novità delle tappe isolane, per un tour di indiscusso impegno civile.
Parola d’ordine: promuovere e divulgare la cultura del primo soccorso, del volontariato in ambulanza e della sicurezza stradale. E’ proprio questo il Dna della manifestazione on the road ideata da Cristian Manuel Perez, medico anestesista di Bologna e direttore sanitario de La Sorgente Onlus di Granarolo dell’Emilia, da sempre in prima linea con azioni concrete di assistenza e formazione per la difesa della vita. “Il 9 ottobre – commenta il dottor Perez – ritorneremo nella nostra città dopo aver toccato 16 piazze, da Nord e Sud dell’Italia, isole comprese. Attraverseremo il Paese con lo spirito altruistico e completamente gratuito che ci contraddistingue. Spiegare come fronteggiare un’emergenza, a casa come a scuola o sul lavoro, non deve avere prezzo. Per noi è di fondamentale importanza diffondere la cultura del soccorso e della sicurezza sulle strade. E così, grazie al consolidato supporto tecnico di Anas, torneremo a metterci a disposizione delle comunità che incontreremo”.
I numeri collezionati fin qui da La Mille e 118 Miglia del Soccorso parlano da soli: 40 città visitate, più di 5000 studenti che hanno partecipato a mini corsi di primo soccorso, senza contare le migliaia di rappresentanti dell’associazionismo e delle istituzioni che hanno sostenuto l’evento. Segno inequivocabile che per promuovere, sviluppare e perseguire la cultura del primo soccorso e della sicurezza stradale oggi più che mai oltre i concetti servono azioni concrete. Ecco, questo è il pilastro de La Miglia e 118 Miglia del Soccorso: rifondare i valori sociali, civili e culturali della società con l’impegno di tutti. Perché il rispetto della legalità nella vita di tutti i giorni, e sulla strada in particolare, significa innanzitutto cambiare i propri atteggiamenti.
Scendere dall’auto senza guardare lo specchietto, parcheggiare in doppia fila, guidare sotto l’effetto di alcol e sostanze, utilizzare in modo indiscriminato gli smartphone non devono più essere pensati come semplici e innocue “leggerezze”. Sono comportamenti che minano la legalità e la sicurezza di ognuno di noi. Solo così, con un profondo cambiamento culturale, si ha la possibilità di salvare delle vite. Un concetto che non può essere portato alla ribalta solo quando la società si confronta con la morte. Insomma, dobbiamo passare dalle parole ai fatti, attraverso percorsi, permanenti e coordinati, di informazione e formazione condivisi da tutti.
Nelle piazze e nelle scuole, i volontari medici e soccorritori de La Mille e 118 Miglia del Soccorso offriranno a tutti la possibilità di imparare le manovre basilari di rianimazione, come allertare in modo corretto i soccorsi e, attraverso il “percorso ebbrezza”, capire de visu cosa accade quando ci si mette alla guida in condizioni di alterazione psico-fisiche.